Cod. 3 – Europe: it’s all around you
Utilizzando approcci dell’educazione non formale, si mira a comunicare la vicinanza e la concretezza dell’Unione europea agli alunni/e.
Utilizzando approcci dell’educazione non formale, si mira a comunicare la vicinanza e la concretezza dell’Unione europea agli alunni/e.
Il progetto vuole far conoscere ai ragazzi, anche attraverso l’esperienza dei volontari, la realtà molto complessa del carcere.
Progetto che ha come obiettivo la comprensione dell’importanza del rispetto delle regole e l’educazione alla legalità, anche tramite la partecipazione ad un processo simulato.
Le trappole comportamentali sono le scorciatoie mentali che spesso ci fanno prendere decisioni sbagliate con il nostro denaro.
Il progetto si propone di accompagnare docenti e studenti in un percorso di approfondimento del decennio 1968/1978 nel quale si intrecciano tematiche utili ad una formazione sia storica che civica.
Progetto incentrato sul contatto con la memoria, complessa e dolorosa, del carcere delle Murate a Firenze durante il ventennio fascista.
Promuove consapevolezza e benessere psicologico con metodologie interattive. Attraverso discussioni, gamification e attività partecipative, stimola riflessione, confronto e apprendimento esperienziale.
Un laboratorio per riflettere sul tema del consenso attraverso la storia dell’arte e il corpo. Tra analisi critica, giochi teatrali e dibattiti, gli studenti esplorano le dinamiche relazionali, sviluppando consapevolezza, rispetto e fiducia nell’altro/a
Un laboratorio sull’educazione allo sviluppo sostenibile per mettere i ragazzi al centro del dibattito sugli obiettivi dell’Agenda 2030
Dal web marketing alle tecnologie 4.0.
Creare consapevolezza circa il digitale quale elemento culturale indispensabile per affrontare il mondo lavorativo.
Attraverso un meccanismo di domande alternate a pillole informative spiegate dagli esperti della Banca d’Italia, studenti e studentesse entreranno nel mondo degli strumenti di pagamento.
Il progetto prevede laboratori interattivi per stimolare la riflessione critica sull’identità digitale, promuovere il rispetto di sé e degli altri, e contrastare discriminazione, bullismo e linguaggio d’odio.