Cod. 56 – Le trasformazioni di un borgo urbano: San Jacopino ieri e oggi

Stato progetto: chiuso Sede: esterna

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Prof.ssa Adriana Dadà, ricercatrice/docente in pensione di Storia Contemporanea e Storia della Toscana Contemporanea, intende portare una riflessione sul territorio in cui vivono i giovani del rione, sia dal punto di vista strutturale (abitazioni, spazi verdi, spazi sportivi e di socialità) che delle relazioni fra gli abitanti, molti dei quali (quasi il 40%) provenienti da varie parti del mondo.
Si tratta di una parte del “quartiere operaio” della città, stravolto dagli anni Sessanta da un’urbanizzazione selvaggia che ha portato a una pressocché saturazione edilizia e un’alta percentuale di abitanti. La struttura produttiva precedente basata sull’agricoltura, la piccola e media industria e la presenza delle Officine Grandi Riparazioni è stata in pochi anni spazzata via, ma restano qua e là nel rione piccoli residui di manufatti industriali, sui quali richiamare l’attenzione.
Dagli anni Novanta un altro importante cambiamento è avvenuto con l’arrivo di molte genti da varie parti del mondo, tanto che il Complesso Scolastico Verdi ha quasi il 40% di alunni nati fuori dall’Italia o nati in Italia ma figli di emigranti. La riflessione su questo aspetto richiederà un’attenzione non solo ai dati del fenomeno valutato globale, ma anche la messa in campo di alcuni piccoli processi di intercultura.

Obiettivi

  • Sviluppare l’attenzione allo spazio e ai problemi dell’area in cui si vive;
  • facilitare la condivisione e lo scambio di esperienze, elementi fondamentali per la costruzione di relazioni sociali positive;
  • favorire l’interazione con i nuovi residenti del quartiere;
  • promuovere lo sviluppo di una cittadinanza attiva;
  • valorizzare la testimonianza del fondo Pratesi sulla storia e le trasformazioni del quartiere.

Per le classi

Due incontri da 2 ore l’uno.

Il percorso di conoscenza partirà da una autobiografia della famiglia di appartenenza riguardante gli spostamenti, i momenti di arrivo nel rione, le attività svolte dai componenti della famiglia.
Le lezioni si svolgeranno quindi in maniera interattiva con il contributo dei singoli alunni. Si useranno foto storiche, letture e i materiali del fondo Pratesi passati di recente dalla Biblioteca De André alla Scuola Secondaria di primo grado “Verdi”; si tratta di plastici che documentano le trasformazioni del rione, alcuni mestieri ormai desueti e altri luoghi al limite del quartiere come le sponde dell’Arno.

Sede Biblioteca Fabrizio De Andé
Periodo tra novembre e maggio

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Per gli insegnanti

Il progetto prevede degli incontri preparatori con gli insegnanti, al fine di fornire loro le coordinate dei temi trattati. Lo scopo dell’incontro sarà quello di preparare gli alunni nello sviluppo dell’attenzione ai luoghi e ai temi che verranno poi illustrati negli incontri successivi con le classi.
Gli incontri potranno svolgersi anche in ambito scolastico.

Sede Biblioteca Fabrizio De Andé o scolastica
Periodo indicativamente tre incontri con gli/le insegnanti via via che si avranno le disponibilità a partecipare al progetto

Nel caso di adesione da parte delle classi dell’Ist. Verdi, il primo incontro può essere fatto nella scuola per poter fruire direttamente dei plastici della “Firenze com’era” del prof. Pratesi; per le altre classi sarà possibile utilizzare del materiale fotografico.

Contatti

Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
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