Cod. 183 – AntiCorpi

Stato progetto: chiuso Sede: scolastica

Una mappa per il nostro benessere

AntiCorpi accompagna i partecipanti a pensare al corpo come ad una città, a definire mappe nuove che diano voce a zone che non ce l’hanno. A definire i nostri Centro e Periferia, a scoprire quali zone di noi abbiamo definito oppure quali confini abbiamo ereditato da costrutti e pressioni sociali. Ma se pensassimo al corpo come ad una città? Se pensassimo ad esempio a cosa significa “centro” e cosa invece significa “periferia”, sapremmo dire quali zone di noi abbiamo definito e quali confini abbiamo ereditato? Le nostre parti hanno una voce equamente distribuita? O ci sono zone centrali, che lo sono a nostro discapito, che parlano senza che vorremmo che parlassero, e ci sono i margini che non hanno voce alcuna e che attendono le parole per parlare?
E se poi ci riflettessimo, saremmo tutt3 d’accordo su dove sono questi confini? I centri e le periferie di una persona sono gli stessi al di là della sua identità di genere? Sono gli stessi di una persona di classe bassa, appartenente ad un gruppo minorizzato? E se andassimo avanti cosí, intersezione dopo interazione?
AntiCorpi attraverso giochi e attività di narrazione accompagna bambini e adolescenti nel riflettere sul corpo come corpo politico, a definire mappe nuove che diano voce e rappresentanza a zone che non ce l’hanno.
Il laboratorio coinvolge i gruppi classe per accompagnarli in un percorso di crescita e formazione sulle tematiche della sessualità e delle differenze di genere sviluppando una consapevolezza su termini come Cura e Consenso. Favorisce la consapevolezza di sé, la comprensione e la gestione delle emozioni e dello stress, l’empatia, la capacità di rapportarsi con fiducia a sé stessi, agli altri e alla comunità. Proprio il racconto sarà elemento di riflessione personale e strumento per costruire una narrazione positiva sulle tematiche del progetto creando uno spazio in cui confrontarsi e discutere sulle tematiche di genere con i seguenti:

Obiettivi

  • Sviluppare le competenze emotive e relazionali;
  • Migliorare la percezione di sé e di sé in mezzo agli altri;
  • Aumentare le competenze di comunicazione non violenta con particolare attenzione agli ambienti online come social, giochi, appllicazioni, ecc;
  • Creare consapevolezza rispetto a fenomeni come il ody Shaming e il Dating Violence.

 

Per le classi

Il percorso parte dalle competenze presenti nei gruppi per creare momenti di peer to peer tra partecipanti dove i ragazzi si sentano parte attiva della propria crescita. Gli esperti proporranno attività e strumenti per favorire il processo. La metodologia adottata è ispirata al Cooperative Learning di Dewey nell’evoluzione di “Philosopy for children” di Lipman, ogni classe si strutturerà come una comunità di ricerca che svilupperà il proprio punto di vista attraverso il confronto con gli altri e il dialogo critico-argomentativo. Anche il concetto di cura qui inteso va declinato e sezionato per comprenderne la vera potenza rivoluzionaria. Il laboratorio punta a sviluppare nei partecipanti due tipi di Cura: Cura formale come azioni/compiti/mansioni. Cura “informale” invece tutte quelle azioni che sono considerate fuori dai compiti e mansioni e che vengono etichettate come modi di essere: gentilezze, attenzione, empatia, ecc.
Il percorso si struttura in 4 incontri di 2 ore ciascuno. Ogni incontro prevede una fase di attivazione, una parte centrale di lavoro sugli stimoli proposti e una finale di debrifing.
Il format è così sintetizzabile:

  • Primo incontro – La nostra mappa: ogni studente in collaborando con la classe lavora alla mappa del proprio corpo riflettendo sull’immagine che ha di sé;
  • Secondo incontro – Streetview: Come mi vedono gli altri? L’incontro porterà i partecipanti a riflettere sulla propria storia e sugli stereotipi di genere incontrati durante la crescita grazie a strumenti come la fotografia e il disegno;
  • Terzo incontro – Storymap: scrivere storie per per normalizzare e abbattere paure e stereotipi. Quali parti di me non hanno voce? Può la scrittura aiutarle ad averne una? I partecipanti continuano il lavoro sulla mappa;
  • Quarto incontro – Un mondo senza binari: gli studenti riscriveranno la propria storia con una nuova identità, immaginando come sarebbe la loro vita se non avessero incontrato stereotipi e convenzioni sociali.

Ogni laboratorio si conclude con la realizzazione di una mappa personale per ogni studente che rappresenterà il percorso di riflessione su di sé e sulle proprie emozioni. Tutta l’attività sarà documentata da un diario di bordo degli operatori e da materiale fotografico nel rispetto della privacy dei partecipanti (non saranno ripresi volti e/o parti e dati riconducibili a minori).

Attività rivolta a un numero limitato di classi.

Sede scolastica
Periodo novembre – maggio
Orario scolastico

 


Per gli insegnanti

Il percorso prevede un incontro di programmazione con i docenti da fare a scuola o online su piattaforma Skype o Meet. Gli obiettivi dell’incontro sono quelli di: programmare al meglio l’intervento nella classe approfondendo tematiche e argomenti d’interesse per i partecipanti; conoscere il livello di preparazione o la presenza di competenze già acquisite durante la didattica o con altri percorsi laboratoriali; condividere modalità di coinvolgimento di alunni e alunne con bisogni educativi speciali o in situazione di fragilità. Avverrà prima della partenza del laboratorio e avrà la durata massima di un’ora.

Sede scolastica o on line
Periodo novembre – aprile
Orario pomeridiano, da concordare


 

Contatti

Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
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