Descrizione
Proposta basata sul Manifesto della comunicazione non ostile. Il virtuale è reale? Cosa è veramente reale e cosa virtuale? Quanto mi posso fidare delle informazioni prese dal web?
Obiettivi
- Implementare l’attitudine positiva a scegliere le parole con cura e la consapevolezza che le parole sono importanti;
- introdurre un impegno di responsabilità condivisa per far in modo che la Rete, come la biblioteca, sia utilizzata come un luogo accogliente e sicuro per tutti;
- Imparare a riconoscere le fake news e a come dare fiducia nelle relazioni virtuali.
- avvicinarsi alla biblioteca come spazio di scoperta e socialità che facilita lo scambio di idee differenti con attenzione alla diversità, inclusività e giustizia sociale. Un luogo di ispirazione, apprendimento, socializzazione e creatività;
- promuovere la lettura come strumento per avere un vocabolario più ricco, ampliare i propri orizzonti, scoprire nuovi interessi, relazionarsi con altri;
- lavorare con la scuola come alleato per comprendere che l’apprendimento non finisce con il suono della campanella;
- iscrivere i ragazzi ai servizi bibliotecari come metodo per arrivare con efficacia anche a gruppi e individui che non hanno l’abitudine ad utilizzare la biblioteca o laddove non sussista la cultura del leggere;
- far conoscere agli insegnanti “Anche io insegno”, una piattaforma collaborativa che raccoglie attività e esperienze realizzate a scuola utilizzando il Manifesto della comunicazione non ostile (v. Materiali)
Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione Servizio Attività Educative e Formative
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
Contatti
Telefono 055 2625691
E-mail info.lechiavidellacitta@comune.fi.it
Per le classi
Un incontro due ore con lezione frontale sulle biblioteche e i loro servizi e sul progetto Parole O-Stili:
- visione del video del Manifesto della comunicazione non ostile (v. Materialia)
- approfondimento dei punti 1, 6, 7.
- discussione sul testo poetico “La danza lenta” che stimola empatia e altruismo nel lettore, perché composto da una ragazza gravemente malata. Si analizzano le reazioni: Commuove? Perché? La inoltriamo?
- si mostra poi il messaggio di chi, avendola letta, la riconosce come una bufala.
- come ci sentiamo? perché proviamo queste emozioni? c’erano degli indizi che ci potevano mettere in allarme e indurre, prima dell’inoltro, a verificarne l’autenticità?
- visita guidata alla biblioteca
Sede Biblioteca Villa Bandini
Periodo tra novembre e maggio