Descrizione
Nell’ambito del percorso trasversale dell’educazione alla legalità, ci proponiamo di offrire un approfondimento inedito di conoscenza della realtà carceraria, attraverso la mediazione della scuola carceraria, con i soggetti che operano e vivono nel carcere. Cercheremo di far confluire punti di vista diversi nello spazio in cui opera la scuola, ovvero la rieducazione del soggetto recluso, sviscerando la complessità del pianeta carcere e le difficoltà di tipo sociale, ambientale, linguistico, giuridico, sanitario affrontate quotidianamente dai soggetti momentaneamente reclusi e dagli operatori.
Sono partner del progetto: Ministero Giustizia (Giudici di Sorveglianza, Direzione, Ufficio Educatori, Polizia Penitenziaria), Ministero Salute (Medici, Psicologi), Avvocati, Assistenti Sociali, Ass. Altro Diritto, Ass. Pantagruel, Amnesty International, Persone Recluse, Ex Detenuti, Artisti, Esperti.
Obiettivi
Fornendo materiali bibliografici che aiutino e accompagnino insegnanti e studenti all’incontro con gli operatori e al successivo incontro con le classi carcerarie:
- avvicinare i ragazzi al “pianeta carcere” fornendo loro l’opportunità di toccare con mano tutti i pezzi che compongono il puzzle di una struttura destinata, contemporaneamente, ad escludere e a rieducare;
- fornire gli strumenti per capire, storicamente, l’evoluzione dei compiti sociali del carcere;
- sensibilizzare alla legalità attraverso l’esperienza di chi ha vissuto episodi d’illegalità;
- confrontarsi con chi ha riscoperto la scuola come “investimento per il futuro”, all’interno di un’istituzione totale. “Aprire una finestra” tra il mondo scolastico interno ed esterno, offrendo ad entrambe le parti la possibilità di un confronto che indichi opportunità positive.
Referente
Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze – Direzione Istruzione
Ufficio Progetti Educativi e Comunicazione
Contatti
Telefono 055 2625739
E-mail info.lechiavidellacitta@comune.fi.it
Per le classi
Tre incontri di due ore ciascuno:
- Primo incontro presso la classe della scuola partecipante: i relatori, un insegnante e altre figure carcerarie, descriveranno la struttura carceraria, in cosa consiste il loro lavoro e la vita quotidiana di un detenuto.
- Secondo incontro: una visita della classe all’interno della scuola carceraria dove ci sarà un dialogo con i detenuti che frequentano la scuola e altri operatori.
- Terzo incontro: spettacolo finale con la partecipazione di tutte le classi che hanno condiviso il progetto e un confronto conclusivo di restituzione.
Verranno forniti alle classi partecipanti due libri: il saggio “Camosci e Girachiavi”, di Christian de Vito, e la raccolta di racconti “Alice nel paese delle domandine”, scritto dalle detenute del corso di scrittura creativa di Sollicciano curato da Monica Sarsini.
E’ previsto un numero massimo di 6/8 classi partecipanti.
Si dovrà fornire fotocopia documenti per entrare in carcere e autorizzazioni dei genitori per i minorenni.
Sede scuola di appartenenza e carcere di Sollicciano
Periodo novembre/maggio